Il corpo si ricorda
Memoria corporea: il corpo che ricorda ciò che la mente ha dimenticato
Hai mai notato che il corpo sembra sussurrare ricordi che la mente ha ormai sepolto? Un respiro affannoso, una tensione muscolare che non scompare, un'improvvisa fitta allo stomaco: tutto ciò che non riusciamo a spiegare con la razionalità, ha una storia da raccontare.
Gli eventi emozionali intensi, i traumi, le paure lontane, anche quando la nostra memoria razionale non li evoca più, restano impressi nel nostro corpo. Non c’è bisogno di ricordarli esplicitamente, perché le cicatrici invisibili continuano a sopravvivere sotto forma di segni fisici: le spalle che si incurvano, il cuore che batte forte senza motivo, il respiro che si fa corto e affannoso. Eppure, non sono solo sensazioni passeggeri. Sono messaggi che il nostro corpo ci manda, come se un tempo perduto avesse lasciato una traccia indelebile.
Quante volte ci sentiamo improvvisamente a disagio senza sapere il perché? O piangiamo senza ragioni apparenti, come se un fiume di emozioni stesse risorgendo dal profondo? Il corpo, in realtà, non dimentica mai. Essere consapevoli di queste risposte fisiche è il primo passo per ascoltare ciò che esso cerca di dirci, per abbracciare quella memoria corporea che sa, spesso, più di quanto ci siamo disposti a credere.
Ascoltarlo non è solo un atto di attenzione, ma un atto di cura. Un invito a riconnettersi con il nostro sé più profondo, là dove la mente ha smesso di viaggiare, ma il corpo continua a portare il peso del passato. Solo così possiamo davvero prenderci cura di noi stessi, andando oltre la superficie delle cose, per scoprire la verità che si nasconde nel nostro essere più intimo.
Di Redazione