Teoria dei gruppi sanguigni

DEFINIZIONE DI GRUPPO SANGUIGNO

Sistemi di classificazione

La Società Internazionale delle Trasfusioni di Sangue riconosce ad oggi 30 sistemi diversi di classificazione dei gruppi sanguigni. In aggiunta agli antigeni AB0 e agli antigeni Rhesus, molti altri antigeni sono espressi sulla membrana superficiale dei globuli rossi. Per esempio, un individuo può avere sangue AB RH positivo e allo stesso tempo M e N positivo (sistema MNS), K positivo (sistema Kell), Lea o Leb negativo (sistema Lewis), e così via, essendo positivo o negativo per ogni sistema di gruppi sanguigni. Molti dei sistemi di classificazione dei gruppi sanguigni furono denominati con il nome dei pazienti nei quali i corrispondenti anticorpi furono incontrati per la prima volta.

Sierologia

Se un individuo è esposto a un gruppo sanguigno che non è riconosciuto come il proprio, il sistema immunitario produce anticorpi che possono specificatamente legarsi a quel particolare antigene e viene sviluppata una memoria immunologica contro quell'antigene. L'individuo diventa così sensibile a quell'antigene. Questi anticorpi si possono legare ad antigeni sulla superficie dei globuli rossi trasfusi (o di altre cellule tessutali), portando spesso a una distruzione di queste cellule attraverso l'intervento di altri componenti del sistema immunitario. Quando gli anticorpi IgM si legano alle cellule trasfuse, queste ultime possono essere agglutinate e distrutte. È vitale che sia selezionato sangue compatibile per le trasfusioni. Reazioni post-trasfusione che coinvolgano antigeni minori e antigeni deboli possono portare a problemi minimi, incompatibilità più serie possono portare a una risposta più vigorosa da parte del sistema immunitario con una massiccia distruzione di globuli rossi, bassa pressione sanguigna e, nei casi più estremi, morte.

Tipi di gruppo sanguigno (sistema AB0)

Il gruppo sanguigno è determinato, in parte, nel sistema AB0 dagli antigeni presenti sui globuli rossi.
Nel sistema AB0 (da leggersi A-B-zero) esistono quattro diversi gruppi sanguigni.
  • Il gruppo 0 non possiede alcun antigene sulla membrana dei globuli rossi; mentre il plasma sanguigno possiede ambedue le agglutinine.
  • Il gruppo A ha sui globuli rossi la presenza dell'antigene A, (chimicamente lo zucchero N-acetilgalattosammina) mentre nel plasma si riscontra la presenza dell'agglutinina beta (o anti-B) ed è diviso in due sottogruppi: A1, il più numeroso, e A2.[2]
  • Il gruppo B invece è caratterizzato dalla presenza dell'antigene B (chimicamente galattosio) sui globuli rossi e dalla presenza dell'agglutinina alfa (o anti-A) nel plasma.
  • Il gruppo AB presenta entrambi gli antigeni sui globuli rossi, ma nessuna agglutinina nel plasma.
Il sistema AB0 è diffuso anche negli Stati Uniti con il nome di ABO system (con la lettera O maiuscola invece del numero 0). Nell'ex-URSS i gruppi sanguigni sono indicati usando i numeri romani invece delle lettere. Questi [3] erano i nomi utilizzati per la prima volta nella classificazione compiuta nel 1907 da Jan Jansky. I gruppi sanguigni erano contrassegnati da I, II, III e IV corrispondenti rispettivamente a 0, A, B e AB. La designazione con A e B in riferimento ai gruppi sanguigni fu proposta da Ludwik Hirszfeld.
Ognuno di questi gruppi sanguigni viene suddiviso ulteriormente in due categorie dal fattore Rhesus, che indica la presenza o l'assenza di un particolare antigene Rh sulla membrana dei globuli rossi nel sangue. Il fattore Rhesus può essere positivo (Rh+) cioè presente nel sangue oppure negativo (Rh-) cioè assente nel sangue. Esistono anche ulteriori fattori (come il fattore di Kell) per la distinzione dei vari gruppi sanguigni.

Compatibilità dei gruppi sanguigni

Le agglutinine e gli antigeni del sangue pongono dei limiti alla possibilità di trasfondere sangue tra persone appartenenti a gruppi diversi. In particolare:
  • Gruppo 0 Rh-: Data l'assenza di antigeni sui globuli rossi e l'assenza del fattore Rhesus, questo tipo di sangue può essere donato a quasi tutti i pazienti (non a tutti perché bisogna tener conto di molti altri gruppi sanguigni meno importanti). La presenza di ambedue le agglutinine nel plasma fa sì che gli individui con questo gruppo sanguigno possano ricevere solo globuli rossi di gruppo 0 Rh- ma appena viene superata l'emergenza si trasfonde sangue omogruppo.
  • Gruppo 0 Rh+: Il fattore Rhesus positivo limita la donazione di questo tipo di sangue a persone con fattore Rhesus +, indipendentemente dal gruppo sanguigno. Le persone con questo gruppo sanguigno possono ricevere sangue solo di gruppo 0 (Rh+ o Rh-).
  • Gruppo A Rh-: La presenza dell'antigene A rende possibile la donazione di questo sangue a persone di gruppo A o AB. Chi ha questo gruppo sanguigno, data la presenza dell'agglutinina beta nel plasma, può ricevere sangue solo da persone di gruppo A- o 0-
  • Gruppo A Rh+: Può donare sangue a persone A+ od AB+ e riceverne da 0 e A, indipendentemente dal fattore Rhesus.
  • Gruppo B Rh-: La presenza dell'antigene B porta questo sangue ad essere donabile solo a persone di gruppo B ed AB. La presenza dell'agglutinina alfa nel plasma fa sì che individui con questo tipo di sangue possano riceverne solo da persone di gruppo 0- o B-
  • Gruppo B Rh+: Può donare sangue a B+ ed AB+, e riceverne da 0 e B indipendentemente dal fattore Rhesus.
  • Gruppo AB Rh-: Può donare sangue solamente a persone di gruppo AB, data la presenza di ambo gli antigeni sui globuli rossi. L'assenza di agglutinine permette a chi possiede sangue di questo gruppo di riceverne da tutti i gruppi con fattore Rhesus negativo.
  • Gruppo AB Rh+: Può donare sangue solamente ad individui con sangue AB+ ma può riceverne da tutti i gruppi, indipendentemente dal fattore Rhesus.
In base alla presenza degli antigeni suddetti, si parla di donatori universali di sangue (gruppo 0 negativo, i cui globuli rossi mancano di tutti gli antigeni) e donatori universali di plasma (gruppo AB positivo, che manca nel plasma di tutte le agglutinine).
RICEVENTI DONATORI
0 Rh− 0 Rh+ A Rh− A Rh+ B Rh− B Rh+ AB Rh− AB Rh+
0 Rh− Yes check.svg X mark.svg X mark.svg X mark.svg X mark.svg X mark.svg X mark.svg X mark.svg
0 Rh+ Yes check.svg Yes check.svg X mark.svg X mark.svg X mark.svg X mark.svg X mark.svg X mark.svg
A Rh− Yes check.svg X mark.svg Yes check.svg X mark.svg X mark.svg X mark.svg X mark.svg X mark.svg
A Rh+ Yes check.svg Yes check.svg Yes check.svg Yes check.svg X mark.svg X mark.svg X mark.svg X mark.svg
B Rh− Yes check.svg X mark.svg X mark.svg X mark.svg Yes check.svg X mark.svg X mark.svg X mark.svg
B Rh+ Yes check.svg Yes check.svg X mark.svg X mark.svg Yes check.svg Yes check.svg X mark.svg X mark.svg
AB Rh− Yes check.svg X mark.svg Yes check.svg X mark.svg Yes check.svg X mark.svg Yes check.svg X mark.svg
AB Rh+ Yes check.svg Yes check.svg Yes check.svg Yes check.svg Yes check.svg Yes check.svg Yes check.svg Yes check.svg

Sottogruppi sanguigni

Oltre al gruppo sanguigno esistono altri sottogruppi, dati dall'immunizzazione del sangue, avvenuta generalmente dopo trasfusioni; poiché tale immunizzazione rende impossibile riutilizzare lo stesso sangue, è necessario effettuare la prova crociata, detta anche compatibilità, dove il sangue del paziente viene fatto reagire con il sangue campione.

Ereditarietà del gruppo sanguigno

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi le voci Dominanza (genetica) e Allele.
Nel sistema AB0 esistono tre possibili alleli che sono responsabili del gruppo sanguigno (allelia multipla). Come per tutti i geni, ogni individuo è portatore di due distinti alleli, uno di eredità paterna e l'altro di eredità materna. Gli alleli IA e IB sono codominanti, quindi si esprimono sempre; l'allele i è recessivo. Il gruppo sanguigno della persona è determinato dall'allele o dagli alleli dominanti tra quelli che compongono il suo genotipo; gli alleli recessivi, invece, determinano il gruppo solo se presenti in due copie uguali. In particolare in ogni individuo sarà possibile uno solo dei seguenti genotipi:
Gruppo sanguigno Primo allele Secondo allele
0 i i
A IA i
A IA IA
B IB i
B IB IB
AB IA IB
Il gruppo sanguigno Rh è il secondo clinicamente più significativo. Esso comprende il gene che codifica per la proteina RhD, e un secondo gene che codifica gli antigeni RHC e RHE, che si trovano su un singolo polipeptide[4]. Il gene per la proteina RhD è costituito solo dall'allele D. L'allele d, che è stato pensato per essere antitetica a D, non esiste. La lettera "d" è usato per indicare il fenotipo D-negativo [5]. La classificazione degli individui Rh-positivi e Rh-negativo è determinata dalla presenza o assenza della proteina altamente immunogenica Rh sulla superficie degli eritrociti.
Le combinazioni principali sono tre:
Fattore Rh Primo allele Secondo allele
Rh+ D D
Rh+ D d
Rh- d d

Distribuzione dei gruppi sanguigni nel mondo

La seguente tabella mostra la distribuzione dei vari gruppi sanguigni in alcuni stati del mondo:

0+ A+ B+ AB+ 0− A− B− AB−
Australia[6] 40% 31% 8% 2% 9% 7% 2% 1%
Canada[7] 39% 36% 7,6% 2,5% 7% 6% 1,4% 0,6%
Danimarca[8] 35% 37% 8% 4% 6% 7% 2% 1%
Finlandia[9] 27% 38% 15% 7% 4% 6% 2% 1%
Francia[10] 36% 37% 9% 3% 6% 7% 1% 1%
Gran Bretagna[11] 37% 35% 8% 3% 7% 7% 2% 1%
Italia[11] 40% 36% 7,5% 2,5% 7% 6% 1,5% 0,5%
Stati Uniti[12] 38% 34% 9% 3% 7% 6% 2% 1%
Sud Corea[13] 27,4% 34,4% 26,8% 11,2% 0,1% 0,1% 0,1% 0,05%
Svezia[14] 32% 37% 10% 5% 6% 7% 3% 2%
La distribuzione nella popolazione varia a seconda delle diverse zone del mondo. Nei nativi sudamericani, ad esempio, si riscontra il 100% di sangue con il gruppo 0. In Europa e in Nordamerica dominano rispettivamente i gruppi A e 0, mentre nell'Asia centrale è molto abbondante il gruppo B. In Italia la popolazione è composta per il 40% da persone con il gruppo 0, 36% con il gruppo A, 17% con il gruppo B e 7% con il gruppo AB. In Europa è relativamente facile trovare individui con Rh positivo, ed è per questo che tale tendenza, nel corso dei secoli, si è diffusa in altri continenti come America e Africa.

Sangue universale

La presenza dei vari gruppi sanguigni rappresenta un grosso ostacolo nel caso di trasfusioni. Gli ospedali devono mantenere scorte dei vari gruppi sanguigni e un'ingente scorta di gruppo 0 Rh- da utilizzare quando non si conosce il gruppo del paziente e non si ha tempo di effettuare le analisi, come nel caso di persone coinvolte in incidenti gravi che presentino emorragie particolarmente rilevanti. Alcuni studi sono volti a trattare il sangue in modo da eliminare gli antigeni A, B ed Rh e quindi a rendere il sangue 0 negativo.
Nel 2007, alcune ricerche hanno ottenuto una prima serie di successi[15] ma si ritiene che per la diffusione su larga scala di questi trattamenti bisognerà attendere almeno una decina d'anni.
Alcuni anni fa sono stati condotti studi sulla possibilità di ottenere un fluido sintetico in grado di veicolare ossigeno alle cellule con risultati positivi, tuttavia a distanza di anni sembra che i procedimenti di produzione e di trasporto siano troppo costosi e non utilizzabili commercialmente.

In gravidanza

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Eritroblastosi fetale.
In molti casi il feto ha un gruppo sanguigno diverso da quello della madre, per questo nella donna in gravidanza possono essere presenti anticorpi contro i globuli rossi fetali. A volte questi anticorpi materni sono IgG, una piccola immunoglobulina, che può attraversare la placenta e causare l'emolisi dei globuli rossi fetali, che può portare a malattie emolitiche del neonato.

Note

  1. ^ Anthea Maton; Jean Hopkins, Charles William McLaughlin, Susan Johnson, Maryanna Quon Warner, David LaHart, Jill D. Wright, Human Biology and Health, Englewood Cliffs, New Jersey, USA, Prentice Hall, 1993. ISBN 0-13-981176-1
  2. ^ "Salute: dizionario medico", di autori vari in collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi, ed. Rcs quotidiani, 2005, pag.11
  3. ^ Erb IH (maggio 1940). Blood Group Classifications, a Plea for Uniformity. Canadian Medical Association Journal 42 (5): 418–21.
  4. ^ RHD Rh blood group, D antigen [ Homo sapiens ] Gene ID: 6007, updated on 22-Jun-2012
  5. ^ The Rh blood group system: a review Neil D. Avent and Marion E. Reid
  6. ^ http://www.giveblood.redcross.org.au/Donor/aboutblood/bloodtypes.asp
  7. ^ Canadian Blood Services - Société canadienne du sang - Types & Rh System
  8. ^ Blodtypefordelingen
  9. ^ SPR Veripalvelu - Suomalaisten veriryhmäjakauma
  10. ^ [Centre Hospitalier Princesse GRACE - Monaco -] Les groupes sanguins (système ABO)
  11. ^ a b The National Blood Service - Blood Group Basics
  12. ^ State Data Centers: Page Title
  13. ^ http://www.gnbc.or.kr/sub01_07_03.html
  14. ^ Geblod.nu - Om blod
  15. ^ Sangue, sarà tutto zero universale - Una svolta storica per l'ematologia

Voci correlate

Cito teoria di Peter D'adamo:
Il gruppo 0 è il capostipite dei vari gruppi sanguigni, una specie di cacciatore, caratterizzato da un fisico atletico e da una predisposizione per i cibi di origine animale (carne). Questi soggetti trarrebbero dunque benefici dalle cosiddette diete iperproteiche e chetogeniche.  Proprio come i veri cacciatori primitivi questi soggetti dovrebbero svolgere regolarmente attività fisiche pesanti.
il gruppo A è l'agricoltore, comparso soltanto in tempi successivi quando l'uomo conobbe l'agricoltura modificando la propria dieta. Secondo D'Adamo i portatori del gruppo sanguigno A beneficiano di una dieta ricca di alimenti vegetali e cereali; va invece limitato il consumo di carne. Partendo dal presupposto che quello dell'agricoltore è un lavoro meno pesante del cacciatore, D'Adamo consiglia di associare a questo tipo di dieta attività fisica "rilassante" o comunque non troppo impegnativa (golf, yoga ecc).
il gruppo B caratterizza il nomade, un individuo con un sistema immunitario e digestivo tendenzialmente molto efficace. Secondo la dieta del gruppo sanguigno queste persone sono le uniche che possono consumare latticini con una certa libertà. Gli unici alimenti sconsigliati sono quelli ricchi di conservanti e di zuccheri semplici.
Dato che i nomadi si spostano frequentemente e durante il tragitto hanno tempo di pensare D'Adamo consiglia attività fisiche leggere con un importante componente mentale come il tennis e la camminata.
il gruppo AB, infine è descritto come l'enigmatico e sta nel gradino più alto della scala evolutiva. Dal punto di vista dietetico e sportivo l'enigmatico si pone a metà tra il gruppo A ed il gruppo B. Può quindi consumare con moderazione un po' tutti i cibi. 
Tutte queste curiose ed affascinanti teorie derivano da un presupposto fondamentale che rappresenta il pilastro della dieta del gruppo sanguigno:
secondo D'Adamo in alcuni alimenti sono contenute particolari proteine, chiamate lectine, in grado di influenzare in modo diverso i vari gruppi sanguigni (A, B, AB e 0).
Ogni persona, in relazione al suo gruppo sanguigno, si dimostra intollerante nei confronti di alcune lectine. Queste proteine, una volta introdotte nell'organismo attraverso gli alimenti, sarebbero infatti in grado di attaccare i globuli rossi, agglutinandoli.
Assumere con la dieta queste lectine nemiche sarebbe come subire una piccola trasfusione da un donatore con gruppo sanguigno differente.
Tale danno spiegherebbe l'epidemia di intolleranze alimentari e disturbi legati a determinate scelte dietetiche. 


La dieta del gruppo sanguigno è stata ideata e promossa da un naturopata americano di origine Italiana, il Dr. Peter D'Adamo.
In base ai princìpi fondamentali di questo modello alimentare il gruppo sanguigno del soggetto è un fattore importantissimo di cui occorre tener conto quando si vuole impostare una dieta sana ed efficace.
D'Adamo parte dal presupposto che i vari gruppi sanguigni umani si siano formati durante l'evoluzione della specie e che essi riflettano in qualche modo specifiche attitudini alimentari, comportamentali e sportive.
In base a tali teorie:
il gruppo 0 è il capostipite dei vari gruppi sanguigni, una specie di cacciatore, caratterizzato da un fisico atletico e da una predisposizione per i cibi di origine animale (carne). Questi soggetti trarrebbero dunque benefici dalle cosiddette diete iperproteiche e chetogeniche come la dieta a zona o la dieta Atkins. Sono invece sconsigliati i latticini, le leguminose ed i cereali come il pane, la pasta (predisposizione genetica alla celiachia) ed il riso. Proprio come i veri cacciatori primitivi questi soggetti dovrebbero svolgere regolarmente attività fisiche pesanti.

il gruppo A è l'agricoltore, comparso soltanto in tempi successivi quando l'uomo conobbe l'agricoltura modificando la propria dieta. Secondo D'Adamo i portatori del gruppo sanguigno A beneficiano di una dieta ricca di alimenti vegetali e cereali; va invece limitato il consumo di carne. Partendo dal presupposto che quello dell'agricoltore è un lavoro meno pesante del cacciatore, D'Adamo consiglia di associare alla dieta attività fisica "rilassante" o comunque non troppo impegnativa (golf, yoga ecc.

il gruppo B caratterizza il nomade, un individuo con un sistema immunitario e digestivo tendenzialmente molto efficace. Secondo la dieta del gruppo sanguigno queste persone sono le uniche che possono consumare latticini con una certa libertà. Gli unici alimenti sconsigliati sono quelli ricchi di conservanti e di zuccheri semplici.
Dato che i nomadi si spostano frequentemente e durante il tragitto hanno tempo di pensare D'Adamo consiglia attività fisiche leggere con un importante componente mentale come il tennis e la camminata.

il gruppo AB, infine è descritto come l'enigmatico e sta nel gradino più alto della scala evolutiva. Dal punto di vista dietetico e sportivo l'enigmatico si pone a metà tra il gruppo A ed il gruppo B. Può quindi consumare con moderazione un po' tutto i cibi, senza esagerare con i latticini.
Tutte queste curiose ed affascinanti teorie derivano da un presupposto fondamentale che rappresenta il pilastro della dieta del gruppo sanguigno: Dieta gruppo sanguigno
secondo D'Adamo in alcuni alimenti sono contenute particolari proteine, chiamate lectine, in grado di influenzare in modo diverso i vari gruppi sanguigni (A, B, AB e 0).
Le lectine non vanno confuse con la lecitina, una miscela di fosfolipidi contenuti soprattutto nella soia le cui proprietà emulsionanti aiutano a prevenire l'aterosclerosi e l'ipercolesterolemia.
Ogni persona, in relazione al suo gruppo sanguigno, si dimostra intollerante nei confronti di alcune lectine. Queste proteine, una volta introdotte nell'organismo attraverso gli alimenti, sarebbero infatti in grado di attaccare i globuli rossi, agglutinandoli.
Assumere con la dieta queste lectine nemiche sarebbe come subire una piccola trasfusione da un donatore con gruppo sanguigno differente.
Tale danno spiegherebbe l'epidemia di intolleranze alimentari e disturbi legati a determinate scelte dietetiche. Ed è così che dalle pagine del suo primo libro "Eat Right 4 Your Type" pubblicato nel lontano 1997, il Dottor D'adamo lancia un vero e proprio appello al mondo intero:
"seguite la mia dieta del gruppo sanguigno e problemi digestivi, spossatezza e persino alcuni disturbi cronici saranno soltanto un ricordo"

Cosa c'è di vero in tutto questo? Parola alla scienza

Come spiegato approfonditamente nell'articolo "Il gruppo sanguigno" da più di un secolo si sa che esistono quattro diversi gruppi sanguigni chiamati rispettivamente A, B, AB e 0:
il soggetto portatore del gruppo sanguigno AB è il più fortunato dato che, essendo privo di anticorpi specifici, può ricevere sangue sia da donatori di tipo A, B, AB e 0 (ricevitore universale)
discorso contrario per chi ha sangue di tipo 0 che può ricevere soltanto sangue analogo (donatore universale)
l'individuo di gruppo A può invece ricevere sangue dai gruppi A e 0; mentre il sangue di tipo B è compatibile soltanto con gruppi B e gruppi 0
Nel caso non si rispettino tali combinazioni gli anticorpi presenti nel plasma (agglutinine) aggrediscono i globuli rossi del sangue trasfuso, neutralizzandoli (reazione di agglutinazione) e formando piccoli grumi che occludono i vasi sanguigni causando danni molto seri all'organismo.

Fino a qui nulla di nuovo.

I problemi per la dieta del gruppo sanguigno iniziano quando si vanno ad esaminare più approfonditamente i suoi presupposti scientifici.
In base ai risultati di alcuni studi indipendenti, pubblicati e riconosciuti, i vari tipi di lectine sono contenute contemporaneamente nella stragrande maggioranza dei cibi e non sarebbero quindi in grado di attaccare selettivamente un solo gruppo sanguigno. Inoltre l'attività di queste sostanze molto spesso è nulla ed il fatto che possano legarsi alle cellule non significa automaticamente che possano dare agglutinazione.

Senza scomodare illustri scienziati e teorie incomprensibili ai non esperti in materia per smontare i presunti benefici della dieta del gruppo sanguigno basta pensare per un attimo al divieto di consumare latticini (fatta eccezione per il gruppo B che in Italia rappresenta soltanto l'8-10% della popolazione).
Come tutti sanno i latticini sono ricchi di calcio, un minerale di cui la dieta è spesso povera e la cui carenza predispone il soggetto ad osteopenia ed osteoporosi. Ai soggetti con gruppo sanguigno 0, oltre ad una dieta povera di latticini, viene consigliato di assumere molte proteine con l'alimentazione. Dato che una dieta troppo ricca di questi nutrienti aumenta la perdita di calcio con le urine, seguendo i consigli del Dr. D'Adamo si creerebbe a lungo andare un'importante carenza di calcio.
Analogo discorso può essere fatto per i soggetti appartenenti al gruppo sanguigno A: l'eccessivo consumo di fibre ostacola infatti l'assorbimento del calcio, già fortemente compromesso dall'assenza di latticini nella dieta (vedi dieta ed osteoporosi).
Per rimediare a tali deficienze dietetiche D'Adamo suggerisce ed incentiva per tutti i il consumo di latte di capra e derivati.
L'eccessiva limitazione dei prodotti animali suggerita al gruppo A potrebbe inoltre causare carenze di ferro, vitamina B12 e grassi omega-3.
l colpo di grazia deriva dagli studi statistici che smentiscono clamorosamente le teorie di questa dieta. Dato che i soggetti del gruppo B possono tranquillamente consumare latticini ci si aspetta che tra le persone appartenenti a questo gruppo sanguigno l'incidenza di intolleranze al latte sia minore. Peccato che tale ipotesi non sia minimamente confermata dai dati statistici attualmente disponibili.
Speriamo soltanto che tra qualche millennio i sostenitori di questa dieta non finiscano per consigliare ad un nuovo gruppo sanguigno S (sedentario) nato nel ventunesimo secolo, una dieta ricca di cibi grassi, alcolici e zuccheri semplici associata allo stile di vita sedentario tipico dei loro antenati vissuti nel 2007!
TEORIA DELLE PERSONALITA SECONDO GRUPPO SANGUIGNO

I giapponesi parlano di sangue nelle piu' disparate circostanze. Nell'Arcipelago e' infatti diffusa la convinzione che il gruppo sanguigno sia un attendibile indicatore della personalita' e delle attitudini psicofisiche degli individui, e il ketsu-eki-gata (ketsuekigata), la "dottrina dei gruppi sanguigni", riscuote molto piu' credito di ogni altra veneranda sapienza esoterica.


E la cosa risale a tempi molto lontani; gia' nel 1916 un medico giapponese, Hara Kimata, pubblico' una ricerca che legava il tipo di sangue al carattere e, intorno al 1925, l'esercito giapponese fece propria questa teoria per identificare i punti di forza e le debolezze dei propri soldati, per selezionare gli uomini piu' adatti a un determinato incarico.


La teoria ricevette la sua prima formulazione nel 1927, a opera di Takeji Furukawa, quando ancora la scoperta dei gruppi sanguigni era fatto recente e clamoroso.
Furukawa, professore di psicologia in una scuola superiore femminile di Tokyo, si mise ad osservare le differenze di temperamento tra le sue studentesse. Al termine dei suoi studi, pubblico' il primo libro: "Studio del temperamento attraverso i gruppi sanguigni".

Secondo Furukawa le caratteristiche di ogni persona erano determinate dal tipo di sangue che gli circolava nelle vene, attribuendo le varie tipologie di carattere che avevano ai diversi gruppi sanguigni ai quali appartenevano.

Gli studi del professore giapponese non trovarono mai un vero fondamento scientifico cosi' che la teoria di Furukawa resto' in auge solo alcuni anni (quanto basto', pero', per introdurre la prassi di indicare il gruppo sanguigno nelle domande di assunzione alle aziende), scemando negli anni '30, fino ad essere ignorata e cadere nell'oblio per una quarantina di anni.

A ripescarla ed a rivitalizzarla fu, nel settembre del 1971, il giornalista Masahiko Nomi, quando pubblico' il libro "Ketsuekigata de wakaru aisho" (titolo inglese "Understanding Compatibility from Bloody Types"), Capire le affinita' in base al gruppo sanguigno (un libro giunto ormai alla ristampa numero 240).

Masahiko Nomi approfondi' le teorie di Furukawa e, pur non avendo un background medico e basandosi su sue statistiche (dalla metodologia, peraltro, poco chiara), in un decennio riusci' a pubblicare una decina di libri sull'argomento, tutti diventati best seller e long seller, visto le numerosissime ristampe che hanno avuto, facendoli divenire un vero e proprio fenomeno popolare.

Dopo la sua morte nel 1981, il figlio Toshitaka prosegui' la sua opera sponsorizzando Ketsuekigata Ningengaku Kenkyuushou, l'Istituto per il gruppo sanguigno umano. Padre e figlio alla fine pubblicarono oltre 65 libri, vendendo piu' di 6 milioni di copie nel solo Giappone.

Da allora il ketsuekigata, la "dottrina dei gruppi sanguigni" appunto, e' letteralmente dilagata, grazie anche alla complicita' di giornali e tv, inculcandosi nella coscienza popolare nipponica.

Ancora nel 1991, Matsuda Kaoru pubblica "Ketsuekigata to Seikaku no shakaishi" ("Social history of blood type and personality").

Secondo i sondaggi, anche oggi oltre il 70% dei giapponesi crede che esista una relazione tra gruppo sanguigno e personalita'. E in Giappone ci si chiede "di che gruppo sei?" come da noi e' comune domandare "di che segno sei?"

Solo nel 2008 almeno dieci libri sull'argomento sono entrati nella classifica dei bestseller grazie a milioni di copie vendute.

Sulle riviste femminili sono molto diffuse le discussioni legate alle caratteristiche delle persone in base al loro gruppo sanguigno o sulla compatibilita' tra i diversi tipi di sangue.

In televisione, la mattina, viene letto l'oroscopo dei gruppi sanguigni.

E ancora: ci sono agenzie matrimoniali che si basano su questa teoria per far incontrare ai propri clienti l'anima gemella, asili nido divisi per tipo di gruppo sanguigno, fino ad arrivare alla scelta di alcune aziende, che tengono conto del gruppo sanguigno per l'assunzione dei propri dipendenti.

E non solo, il Primo Ministro nipponico Taro Aso si cura di precisare sul suo sito internet che e' di gruppo A (con il leader dell'opposizione che e', invece, di gruppo B) e nel vocabolario e' stato inserito anche un neologismo, bura-hara, che indica l'attrazione sessuale per una donna in base al suo gruppo sanguigno.

L'ossessione per il gruppo sanguigno ha contagiato anche la Corea del Sud, dove il tipo di sangue e' considerato determinante nelle relazioni sentimentali. Il fenomeno ha ormai influenzato anche qui canzoni, tv, riviste e cinema. Addirittura siti internet riuniscono questi innamorati, decisi a migliorare e rilanciare la loro immagine nelle relazioni sentimentali.

Allora vediamo qual'e' il profilo della personalita' corrisponde ad ogni gruppo sanguigno, secondo la "dottrina dei gruppi sanguigni" (ketsuekigata) che tanto impazza in Giappone.


Gruppo A

Gli A-gata, le persone con gruppo sanguigno A, sono individui calmi, seri, stabili e leali. Hanno un carattere deciso, ma non esente da cocciute impuntature. Ponderano bene le proprie mosse, ma una volta passati all'azione si votano alla causa con assoluto puntiglio e dedizione. Vantano un ottimo autocontrollo, ma il loro rigore nasconde un'intima fragilita' e una certa inclinazione al nervosismo.

Inoltre, chi appartiene al gruppo A, ha un carattere gentile, riservato e pudico, quasi sfuggente, educato, ansioso, indeciso, prudente, si commuove facilmente, non combattivo, disposto a sacrificarsi, meticoloso, sistematico, organizzato, onesto, serio, puntuale, scrupoloso, convenzionale, premuroso verso ogni cosa, preferisce relazioni pacifiche, lento a dare fiducia, osservante delle regole e dell'ordine sociale, sa reprimere le emozioni, pessimista, cerca la tranquillita', poco sociale.

Gli uomini del gruppo A sono attirati dal matrimonio e dai figli e vanno d'accordo con le donne del gruppo 0. Le donne A non disdegnano il nubilato e non sono molto entusiaste all'idea di procreare.

Per la sua tendenza all'omologazione, il tipo A viene a volte assimilato alla categoria castale dei contadini.



Gruppo B

I B-gata, le persone con gruppo sanguigno B, sono dinamici, brillanti, intraprendenti, curiosi e rigorosi, ma anche dispersivi, inaffidabili ed egocentrici. Facili all'entusiasmo e nel contempo superficiali, sbolliscono con la stessa rapidita' con cui si infervorano. All'apparenza risultano solari, gentili e pieni di energia, ma in realta' non amano troppo il contatto con il prossimo. Poco convenzionali e poco sensibili all'opinione altrui, vengono paragonati ai cacciatori.

Inoltre, chi appartiene al gruppo B, e' allegro, vivace, indipendente, loquace, sensibile, socievole, premuroso, accomodante, originale, ha classe e stile, non ama il gioco di squadra, odia le limitazioni, pensa senza stereotipi, istintuale, distingue poco, non considera le circostanze, non e' molto osservante delle regole sociali, imprevedibile, creativo, accetta i rischi senza pensare alle conseguenze, la vita e' un gioco. Gli B sono un po' gli opposti degli A.

La casta cui sono assimilati e' quella dei commercianti.



Gruppo 0

Gli O-gata, le persone con gruppo sanguigno 0, sono individui pacifici, generosi, indipendenti, flessibili, ottimisti, aperti al mondo e alle novita'. Sebbene non lascino facilmente trasparire le loro opinioni, uno spiccato senso del gruppo li rende persone che "incontrano".
In amore si dimostrano moderni, liberi e comprensivi, rispettosi della personalita' dell'altro.
La professione consigliata ha a che fare con il commercio, le relazioni pubbliche ma anche la medicina e la psicologia. Possiedono un'innata vocazione alla leadership (la maggior parte dei primi ministri giapponesi sono O-gata), anche se a volte la loro destrezza finisce per rivelarsi mera apparenza (la maggior parte dei primi ministri giapponesi sono, appunto, O-gata).

Inoltre, chi appartiene al gruppo 0, e' calmo, paziente, capace di controllare le proprie emozioni, deciso, inflessibile, pieno di fiducia nelle proprie capacita' nonostante un'apparenza tranquilla, socievole, estroverso, avventuroso, di larghe vedute, accetta con favore, ha sempre chiari gli obiettivi, ha desideri onesti, conscio delle relazioni di potere, sa cogliere le occasioni, cerca il successo, non gli piace sentirsi subordinato, intraprendente, ottimista, autoritario.

La casta cui sono assimilati gli 0 e' quella dei guerrieri.



Gruppo AB

Gli AB-gata, le persone con gruppo sanguigno AB, hanno animi profondi, sensibili e delicati. Sempre riguardosi verso i sentimenti altrui, gli AB si muovono con cura e discrezione, cio' che ne fa degli ottimi mediatori. Con se stessi e con le persone della propria cerchia, tuttavia, sanno essere duri e intransigenti. La loro personalita' risulta percio' segnata da una certa ambivalenza. L'AB-gata corrisponde al tipo dell'umanista melanconico.

Inoltre, chi appartiene al gruppo AB, e' razionale, ha buona capacita' critica e di analisi, e' nato per risolvere i problemi, partecipa e contribuisce alla societa', vuole vivere in armonia con la societa', e' unico, vuole fare molte cose insieme, serio sul lavoro, sfrenato nei rapporti personali, si sente distante, freddo, la vita e' un dramma. Gli AB sono una combinazione dei caratteri del tipo A e del tipo B,

La casta cui sono assimilati gli AB e' quella degli artigiani.



Secondo alcuni giapponesi, l'impasto dei vari gruppi sanguigni determinerebbe anche il temperamento dei popoli.
Negli Stati Uniti, per esempio, domina il gruppo O, mentre in Giappone prevale il gruppo A (A 38.1%, O 30.7%, B 21.8%, AB 9.4%).
Nel Paese del Sol Levante il gruppo sanguigno viene sfruttato anche per formulare previsioni e analisi sulla compatibilita' interpersonale, nella vita di coppia, ma anche sul posto di lavoro.

Come precedentemente accennato, dal 1930 l'indicazione del gruppo sanguigno fa parte integrante di ogni domanda di assunzione e le aziende che tengono in qualche considerazione la tabella di tolleranza ketsuekigata sono tutt'altro che mosche bianche.

Ridotto all'essenziale, tale schema sancisce la compatibilita' di ciascun gruppo con se stesso e con il gruppo AB.
Gli AB sono peraltro considerati soggetti da "non preferire", mentre si dice che i piu' abili manager siano gli esponenti del gruppo A.
Agenzie matrimoniali e aziende a parte, i giapponesi trovano grande diletto a indovinare il gruppo sanguigno di conoscenti e interlocutori, nonche' quello dei personaggi illustri.
I principali membri dell'augusta Famiglia Imperiale, per esempio, appartengono tutti al gruppo A (l'imperatore Hirohito, pero', era un AB).
Al Capone? O.
Adolf Hitler? A.
I presidenti coreani? In genere AB (da "non preferire").
Akira Kurosawa? B.
Marilyn Monroe? AB (questa volta, pero', da "preferire").

Nel libro del dottor Peter J. D'Adamo si afferma che il gruppo sanguigno e' una sorta di marcatore evolutivo che svela quale cibo e' meglio per noi.
Ad esempio, le persone di tipo A dovrebbero seguire una dieta piu' vegetariana, mentre per il tipo 0 e' piu' indicata una dieta con molta carne rossa.

Secondo Omura Masao, professore di psicologia alla Nohin Daigaku che nel 1990 pubblica "Blood type and personality", i giapponesi sono un popolo piuttosto omogeneo e dividere le persone in base al gruppo sanguigno e' un modo per ottenere una certa diversita', un'illusione di diversita'. In effetti, i giapponesi hanno pochi tratti fisici distintivi. Inoltre, a loro piace fare parte di un gruppo.

[Fonti:
http://www.ilterritorio.com/Madeinjapan/madeinjapan_2003_11.htm
http://www.dispenseronline.rai.it/show.php?id=3110
http://www.nipponico.com/dizionario/g/grupposanguigno.php?pag=1
]

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