Medici della mente

Lo psicologo e le altre figure sanitarie
Scritto da Dr.Rovagnati
Martedì 17 Marzo 2009 15:09
Chi è lo psicologo?
Il codice deontologico che regola la professione di psicologo fornisce la seguente definizione:
"La professione di psicologo comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità . Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito."

Per la necessità di sintesi in questa definizione sono rappresentati una molteplicità d'interventi e metodiche.
Gli strumenti utilizzati dall'operatore possono essere di tipo:
testologico(reattivi di personalità, proiettivi, di sviluppo, neuropsicologici)
relazionale, quindi colloqui individuale, di coppia, familiari e di gruppo.
Le attività svolte possono essere:
prevenzione, sia attuata tramite colloqui, sia attraverso un'opera di informazione applicata a comunità o organismi sociali;
diagnosi, sia individuale che organizzativa (ben diversa da quelle eseguite da altri operatori sia sanitari che non; in relazione alla persona è la rappresentazione delle risorse e dei deficit emotivi o cognitivi mentre in campo organizzativo è l'individuazione della cultura gruppale o del funzionamento emozionale);
abilitazione-riabilitazione, per sviluppare capacità cognitivo-affettive oppure per riabilitarle in caso di perdita;
sostegno, colloqui orientati ad accompagnare le persone nei momenti difficili (e qui la categoria è molto estesa, solo per citarne alcuni: momenti di stress, decisioni importanti, perdite subite, ecc.);
Ora prendiamo in considerazione quale deve essere il percorso dello psicologo, sempre citando il codice deontologico:
"Per esercitare la professione di psicologo è necessario aver conseguito l'abilitazione in psicologia mediante l'esame di Stato ed essere iscritto nell'apposito albo professionale."
"Sono ammessi all'esame di Stato i laureati in psicologia che siano in possesso di adeguata documentazione attestante l'effettuazione di un tirocinio pratico" della durata di un anno da effettuarsi in un ente pubblico o privato convenzionato (e quindi controllato).
Dunque, per definirsi psicologi bisogna essere iscritti all'Ordine Professionale della propria regione.
Il che significa:
essersi laureati in Psicologia
dopo la laurea, avere fatto un tirocinio pratico di almeno un anno
dopo il tirocinio, avere superato un esame di stato
Con la sola laurea in Psicologia non ci si può definire psicologi. Solo chi è iscritto all'Ordine, e nessun altro, può dirsi psicologo. Questo è un punto molto importante, perché chi si presenta come psicologo, ma non è iscritto all'Ordine, non è in grado di garantire una preparazione professionale adeguata e davanti alla legge commette il reato di "esercizio abusivo della professione".
Infine per verificare se uno psicologo non commetta esercizio abusivo della professione basterà connettersi al sito dell'ordine professionale della regione in cui esercita e verificare mediante una apposita scheda di ricerca se sia registrato o meno.
Lo psicologo è la figura giusta?
Per decidere se lo psicologo è la figura giusta da consultare, è importante tracciare alcune linee di distinzione fra le diverse capacità, competenze e ruoli, dei differenti addetti alla salute.
Se non si entra in contatto con la sofferenza mentale è realmente difficile compiere una precisa distinzione fra uno psicologo, uno psicoterapeuta, uno psicanalista, uno psichiatra e un neurologo.
Chi è lo psicologo
Lo psicologo è un laureato in psicologia, che ha conseguito l'abilitazione alla professione mediante un tirocinio teorico- pratico e superando l'esame di stato.
Che cosa può fare: colloqui diagnostici, somministrare test, colloqui di sostegno, informativi e counseling. In relazione al counseling,è un tipo d'attività che non è ancora sottoposto a nessuna normativa, quindi non solo è eseguibile in sostanza da chiunque, ma non esiste neanche un serio percorso di formazione e abilitazione.
Il rischio derivante da tale mancanza, è quello di non sapere differenziare una richiesta d'accompagnamento per un periodo della propria vita (che potrebbe essere fatto dal counselor, ma anche da un amico, dal vicino o anche dal tassista) da, invece, un vero disagio psichico, oppure che il counselor possa eventualmente aumentare un disagio che era latente non avendo competenze in ambito psicodiagnostico.
Che cosa non può fare: non può fare terapia, prescrivere psicofarmaci.
Per chi è indicato: per chi vuole avere una visione preliminare del suo problema, per chi ha bisogno di sostegno o di condividere emotivamente o cercare soluzione condivise.
Chi è lo psicoterapeuta?
Lo psicoterapeuta è uno psicologo o un medico, che ha proseguito dopo la laurea la sua formazione professionale frequentando una scuola di specializzazione quadriennale riconosciuta dallo Stato. L'iter per diventare psicoterapeuta comprende un training teorico pratico e un tirocinio.
Che cosa può fare: colloqui diagnostici, test, counseling, terapia.
Che cosa non può fare: se non è un medico, non può prescrivere psicofarmaci.
Per chi è indicato: la psicoterapia cura una vasta gamma di disturbi: si va da un disagio personale causato da circostanze esterne a problemi sessuali, relazionali, psicosomatici, attacchi di panico, depressione, disordini dell'alimentazione, ecc.
Tuttavia se il disagio è così forte da impedire lo svolgere le normali attività della vita quotidiana ( come lavorare, uscire di casa, dormire,ecc) è opportuno rivolgersi ad uno psichiatra per una terapia farmacologica.
Chi è lo psicanalista?
Lo psicanalista è un laureato, solitamente in medicina o psicologia, che ha concluso un percorso di analisi didattica con un analista della S.P.I. (Società psicanalitica italiana) e che è stato da quest'ultimo giudicato caratterialmente idoneo all'esercizio della professione.
Che cosa può fare: colloqui diagnostici, terapia.
Che cosa non può fare: se non è medico, non può prescrivere psicofarmaci.
Per chi è indicato: per le persone che vogliono iniziare un percorso di autoconoscenza allo scopo di liberarsi di condizionamenti negativi , sensi di colpa, angosce, sensi di inferiorità. Entrare in analisi non è una scelta adatta a tutti. Per sottoporsi all'analisi bisogna avere certe caratteristiche di personalità, inoltre il percorso analitico richiede tempi lunghi: certe analisi durano anche 10 anni!
Chi è lo psichiatra?
Lo psichiatra è un laureato in Medicina che ha proseguito la formazione specializzandosi in Psichiatria. Sono coloro che si occupano delle malattie della Mente, curano utilizzando la terapia farmacologia.
Che cosa può fare: colloqui diagnostici, test, terapia, prescrivere psicofarmaci.
Per chi è indicato: per le persone che hanno una patologia psichiatrica (schizofrenia, depressione) e per tutte le persone che stanno vivendo un disagio psicologico fortissimo (es. continui attacchi di panico, angoscia estrema), a causa del quale non riescono più a svolgere le normali attività della vita quotidiana. Gli Psichiatri possono essere anche Psicoterapeuti, in questo caso sono maggiormente attenti alle variabili psicologiche in gioco nella malattia.
Chi è il neurologo?
Il neurologo è un laureato in Medicina che ha proseguito la formazione specializzandosi in Neurologia. Si occupa di malattie del cervello, dei nervi e dei muscoli, quindi Ictus, Sclerosi a Placche, Morbo di Parkinson, malattie Neuromuscolari, Epilessie, Diagnostica di Tumori e malattie Cerebro-vascolari.
Esistono delle patologie di confine la neurologia e la psichiatria: per es. Demenze e Disturbi del sonno.
Una scelta ragionata
Lo studio della mente è una materia molto complessa, e affrontata da più punti di vista teorici.
A volte lo stesso disturbo può essere visto e trattato adeguatamente da più specialisti.
Detto questo, in linea generale chi dovrebbe compiere diagnosi psicologiche è lo psicologo.
Non che le altre figure sanitarie, eccetto il neurologo, non siano in grado di farlo, ma vi è il rischio di deformazioni professionali (sottovalutazioni da parte di psichiatri, orientate verso la terapia da parte degli psicoterapeuti).
Comunque se il vostro disturbo vi fa soffrire, ma non vi limita le attività lavorative e sociali, la figura a cui rivolgersi è sicuramente uno psicologo.
Se le limitazioni sono rilevanti, principalmente è adeguato consultare uno psicoterapeuta.
Se la patologia è acuta e molto invalidante, rivolgersi a uno psichiatra.
Sarà poi responsabilità di ogni figura interpellata, se necessario, compiere un invio oppure una consultazione presso un altro sanitario.

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